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I 10 film horror italiani migliori di sempre
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I 10 film horror italiani migliori di sempre

by Domenico TocciNovembre 10, 2019

10 film horror italiani che devi assolutamente guardare

L’esorcista, Non aprite quella porta, The ring questi sono i titoli che ci vengono in mente quando pensiamo al genere horror. In Italia, solitamente, si tende a snobbare il cinema nostrano, soprattutto quello relativo all’orrore, additandolo come grossolano, noioso e recitato male.

Questo era ciò che pensavo anche io prima di guardare effettivamente un film horror italiano. Quello che ho trovato dopo aver cominciato a vedere alcuni titoli è stato un genere completamente diverso da quello a cui siamo abituati dai film d’oltreoceano. Esoterismo, atmosfere surreali ed espressionismo sono solo alcune delle caratteristiche che potete trovare in questi piccoli capolavori, alle volte troppo sottovalutati dalla stampa e dal pubblico.

Per questo abbiamo deciso di passare in rassegna dieci di quelli che per noi sono i migliori film horror italiani di tutti i tempi.

La maschera del demonio (1960)

Partiamo facile con uno dei capolavori, nonché film d’esordio del maestro Mario Bava. Pauroso, shockante, gotico, un film che ha dato vita ad un genere nuovo. Bava plasma il genere gotico europeo e lo rivede. La fotografia molto ricercata, i costumi, l’interpretazione magistrale di una Barbara Steele agli albori di una grande carriera. Questi sono gli ingredienti per uno dei film più iconici della cinematografia mondiale.

…E tu vivrai nel terrore! L’aldilà (1981)

Seconda parte della trilogia della morte di Lucio Fulci, aperta l’anno prima con Paura nella città dei morti viventi. Un film surreale diventato culto nel cinema di genere italiano. Pittura e cinema si fondono, l’aldilà diventa desolazione, la porta è stata aperta, i ciechi vedono.

La casa dalle finestre che ridono (1976)

Il martirio di San Sebastiano, provincia, il prete, la commissione di un restauro che si trasforma in una ricerca della verità per il nostro protagonista. Cosa nasconde questo pittore? Un horror che crea un’atmosfera destabilizzante, ogni scena è funzionale allo spannung delle scene finali. Pupi Avati firma uno dei film horror italiani più belli di sempre.

Il profumo della signora in nero (1974)

Silvia Hacherman deve fare i conti con un passato che ritorna. Di chi si può fidare? Allucinazioni ed esoterismo in questo capolavoro di Francesco Barilli. Regia sopraffina, colori vivi e una trama che ti lascia a bocca aperta ad ogni scena. Sicuramente tra i miei preferiti.

Suspiria (1977)

Non poteva mancare il capolavoro del controverso Dario Argento. Una scuola di danza che nasconde qualcosa di oscuro e antico. Sparizioni, mistero, la ricerca di Helena Markos. Il film è stato ultimamente ripreso da Luca Guadagnino.

Cannibal Holocaust (1980)

Ruggero Deodato, un genio. Capolavoro assoluto del genere cannibal, il film è basato sulla cornice del “falso documentario”. I nostri “eroi” (manco troppo) vanno alla ricerca delle culture primitive della foresta amazzonica ed il professor Monroe va alla ricerca dei nostri eroi.

Buio Omega (1979)

Come non parlare del regista con più pseudonimi che conosca? Joe d’Amato mi ha aperto un mondo, il suo Antropophagus è stato il film che mi ha spinto ad approfondire il genere horror italiano. Buio Omega è, per citare Nocturno, «una storia d’amore velata di un triste e deprimente erotismo, e come tutte le grandi storie d’amore fa necessariamente i conti con la morte. Anzi con la Morte». Un film di una violenza disarmante. Consigliatissimo.

Non si sevizia un paperino (1972)

Un film che unisce territorio, esoterismo e religione. A metà tra l’horror e il giallo questo capolavoro di Lucio Fulci, maestro dei due generi. La colonna sonora si fonde al film, iconica la scena del linciaggio della maciara sulle note di Ornella Vanoni. DA VEDERE!

Il tuo vizio è stanza chiusa e solo io ne ho la chiave (1972)

Edwige Fenech, serve altro per convincervi a guardarlo? Tanto bello quanto sconosciuto questo film di Sergio Martino, che unisce una storia d’amore borghese alla depravazione dei personaggi che ogni volta intervengono. Il tutto condito da un intreccio che ti fa rimanere incollato allo schermo.

Quella villa accanto al cimitero (1981)

Una famiglia si trasferisce in una casa stregata, sembra il più classico degli horror. Invece questo film di Lucio Fulci, uscito l’anno dopo Shining di Stanley Kubrick, a cui deve molto soprattutto dal punto di vista delle inquadrature, riesce a stravolgere il genere inserendo elementi sempre nuovi. La colonna sonora poi è una delle più belle e agghiaccianti mai sentite in un film horror italiano.

Siamo arrivati alla fine di questa rassegna dei migliori dieci film horror italiani di tutti i tempi.

Se vuoi saperne di più sul tema cinema clicca sulla nostra sezione dedicata.

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